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Che cos'è la Scuola di eddyburg
28 Novembre 2010
Scuola di eddyburg
La Scuola estiva di pianificazione (Scuola di eddyburg) si svolge una volta all’anno, nel mese di settembre, e consiste in una serie di lezioni, discussioni e lavori di gruppo attorno ad un tema specifico, scelto per il suo rilevante interesse

Generalità

La Scuola estiva di pianificazione (Scuola di eddyburg) si svolge una volta all’anno, nel mese di settembre, e consiste in una serie di lezioni, discussioni e lavori di gruppo nei quali si incontrano i docenti invitati da eddyburg.it, che offrono gratuitamente la loro collaborazione, e un gruppo di studenti, da 30 a 40 per anno, i quali soggiornano nella sede prescelta. La spesa sostenuta dagli studenti comprende il vitto, l’alloggio e una parte dei materiali didattici, nonché una quota della spesa sostenuta dalla Scuola per il noleggio e l’attrezzatura dei locali e le altre spese connesse. Ad alcuni partecipanti junior è offerta la possibilità di pagare una quota ancora inferiore.

Obiettivi

L’obiettivo primario è quello di integrare l’attività formativa fornita dal sito eddyburg.it mediante l’approfondimento di un tema scelto, volta per volta, in relazione al suo interesse, utilizzando le conoscenze e le esperienze dei docenti universitari e di altri esperti che fanno riferimento a eddyburg.it, ne condividono i principi e sono disposti a contribuire volontariamente alle sue attività. Altri obiettivi sono quello di utilizzare l’approfondimento degli argomenti trattati e il dialogo con gli studenti per fornire nuovo alimento al sito, nonché quello di allargare il numero delle persone legate a eddyburg.it da rapporti di condivisione e collaborazione.

Attività svolta

La prima edizione della Scuola di eddyburg (2005) ha avuto come tema “ Il consumo di suolo”.Essa si è svolta nella sede (centro culturale e foresteria) del Parco archeo-minerario di San Silvestro, nel sistema di parchi della Val di Cornia. È stato sponsorizzata dagli enti locali protagonisti del sistema di parchi e dalla Parchi Val di Cornia s.p.a, che ha organizzato l’iniziativa. Il tema è stato affrontato nei suoi molteplici aspetti e ha dato luogo successivamente a una serie di iniziative grazie alle quali il tema dello sprawl urbano e del consumo di suolo è finalmente divenuto un tema all’attenzione delle forze politiche e sociali e della cultura nazionale. Dalla Scuola, e in particolare dalle lezioni di De Lucia e Scano, è scaturita un’iniziativa di opposizione alla proposta di “Legge Lupi” per il governo del territorio e per la formazione di un progetto legislativo coerente con l’impostazioni di eddyburg.it. I materiali prodotti, tempestivamente inseriti nel sito, hanno poi dato luogo a una pubblicazione edita da Alinea ( No Sprawl, a cira di M.C. Gibelli ed E. Salzano).

La seconda edizione (2006) si è svolta nello stesso sito, con gli stessi sponsor e organizzazione. Il tema è stato “ La costruzione pubblica della città”. Ecco le domande che hanno costituito la traccia della Scuola: come costruire una città vivibile, una città amica delle donne e degli uomini, dei deboli e dei forti? Come implementare le politiche pubbliche necessarie? Quali risorse mettere in campo, a quali modelli economici fare riferimento? A queste domande si è tentato di rispondere concentrando l’attenzione su quei temi “caldi” che costituiscono un evidente legame tra l’urbanistica e l’esperienza quotidiana: la casa, la mobilità, l’ambiente urbano. I materiali prodotti, tempestivamente inseriti nel sito, hanno dato luogo a una pubblicazione edita da Alinea (La costruzione della città pubblica, a cura di M. Baioni).

La terza edizione della Scuola (2007)si è svolta a Corigliano d’Otranto, nello splendido castello de’ Monti, appena restaurato e attrezzato come centro culturale. Dedicata al tema " Il paesaggio e i cittadini: parole, istituzioni, società", essa è stata sponsorizzata dal Comune di Corigliano d’Otranto e dalla Regione Puglia. I temi affrontati sono stati le parole del paesaggio, il quadro normativo della pianificazione paesaggistica l’attuazione del Codice nelle regioni, il piano paesaggistico regionale della Sardegna e la politica del territorio in Puglia.

La quarta edizione (2008) è stata dedicata al tema “ Ma dove vivi? Che fare per rendere le città più vivibili". Essa si è svolta nel Centro di spiritualità delle Suore Dorotee dove hanno trovato posto sia le attività didattiche che l’alloggio e i pasti di studenti e docenti. A una prima giornata, dedicata alle parole della città e ad affrontare il tema dal punto di vista di discipline ed esperienze centrate sugli aspetti sociali, sono seguite tre giornate di analisi critica di alcuni casi di riqualificazione e rigenerazione urbana (Bologna, Cosenza, Torino, Napoli), precedute da due lezioni di carattere generale sul quadro italiano e su quello europeo. Ha dato origine alla pubblicazione, curata da Ilaria Boniburini per i tipi di Alinea: Alla ricerca della città vivibile.

La quinta edizione (2009) è stata incentrata sugli spazi pubblici. Si è svolta, come l’anno precedente, ad Asolo. I temi trattati hanno riguardato le modificazioni nel rapporto tra spazio pubblico e privato determinate dalle trasfor-mazioni della società e dal peso dell’ideologie dominanti, gli standard urbanistici e la piani-ficazione degli spazi pubblici in alcune esperienze italiane. Nella giornata conclusiva, in un conve-gno aperto a tutti organizzato a Padova con Cgil e Legambiente, sono state raccolte le testimo-nianze di comitati, associazioni e gruppi di cittadini che, in molte parti d’Italia, si stanno mobili-tando a difesa del territorio e degli spazi pubblici.Ha dato origine alla pubblicazione, curata da Fabrizio Bottini per i tipi di Ediesse: Spazio pubblico: declino, difesa, riconquista.

La sesta edizione (2010), prima di un ciclo biennale dedicato al rapporto tra urbanistica ed economia, si è svolta, presso la sede del Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Il tema specifico è stato l’analisi della rendita urbana, dei meccanismi attra-verso i quali si forma, degli effetti negativi che produce sulla città e degli strumenti possibili per contenerli.

Docenti

Nelle sei edizioni della scuola, hanno contribuito come docenti:

Giovanni Azzena, Mauro Baioni, Paolo Baldeschi, Angela Barbanente, Lorenzo Bellicini, Paolo Berdini, Maria Berrini, Piero Bevilacqua, Giorgia Boca, Ilaria Boniburini, Fabrizio Bottini, Maria Carmela Caiola, Roberto Camagni, Giovanni Caudo, Piero Cavalcoli, Gabriella Corona,Ilda Curti,Stefano De Caro, Vezio De Lucia, Francesca De Lucia, Antonio di Gennaro, Alfredo Drufuca, Maria Cristina Gibelli, Maria Pia Guermandi, Fernando Fava, Elisabetta Forni, Dario Franchini, Georg Frisch, Roberto Giannì, Chiara Girotti, Graziella Guaragno, Gianni Lanzuise, Elettra Malossi, Oscar Mancini, Anna Marson, Antonietta Mazzette, Barbara Nerozzi, Giancarlo Paba, Dario Predonzan, Gabriele Rabaiotti, Raffaele Radicioni, Carla Ravaioli, Serena Righini,Marisa Rodano, Sandro Roggio, Maurizio Sani, Edoardo Salzano, Luigi Scano, Paola Somma, Pierluigi Sullo, Giancarlo Sgubbi, Giancarlo Storto, Giorgio Todde, Massimo Zucconi.

Qui di seguito è disponibile il volantino che illustra finalità, contenuti e organizzazione della scuola

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