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Maldive, l'Arabia Saudita vuole comprare un atollo
10 Marzo 2017
Per comprendere
«Proteste e reazioni negative alla proposta di sottoscrivere un contratto per 99 anni dell'atollo di Faafu per investimenti turistici. Una "città" per le élite mondiali. India fortemente contraria».

«Proteste e reazioni negative alla proposta di sottoscrivere un contratto per 99 anni dell'atollo di Faafu per investimenti turistici. Una "città" per le élite mondiali. India fortemente contraria». la Repubblica online, 10 marzo 2017. con postilla.

L'annuncio di una possibile vendita all'Arabia Saudita di un grande atollo delle Maldive ha già provocato molte reazione negative, non solo nell'arcipelago ma anche sul fronte delle relazioni politiche internazionali. L'idea del re saudita, Salman, è quella di sottoscrivere un contratto di affitto per 99 anni dell'atollo di Faafu, composto da 18 isole, per investimenti turistici.

Nei progetti i sauditi, che hanno già ottenuto un pre-accordo con il presidente maldiviano Yameen, vorrebbero costruire sull'atollo "una città di prima classe" per le élite mondiali con servizi all'avanguardia, università, e ospedali. Le indiscrezioni su una possibile vendita di Faafu, dove abitano circa 6mila persone, sono bastate per scatenare le proteste dell'opposizione. "In altri tempi - ha affermato Ahmed Naseem, esponente del partito democratico maldiviano - vendere terra delle Maldive agli stranieri sarebbe stato considerato alto tradimento e punito con la pena di morte".

Ma quello che più preoccupa sull'arcipelago è il pericolo che Riad voglia usare i suoi investimenti per diffondere ancora di più alle Maldive la sua dottrina religiosa wahhabita, interpretazione molto conservatrice dell'Islam. Alle Maldive i sauditi già finanziano borse di studio e vorrebbero esportare insegnanti per le scuole islamiche locali. Il presidente maldiviano, che due anni fa ha fatto approvare un emendamento alla Costituzione per permettere agli stranieri di possedere terre sugli atolli, risponde che si tratta di esagerazioni. Per il presidente Yameen, l'Arabia Saudita sta solo cercando di diversificare i suoi investimenti per ridurre la dipendenza dal petrolio.

Ma nel nome di questa nuova alleanza con Riad, il governo delle Maldive è visto con sempre maggiore diffidenza dall'India e ha praticamente rotto le relazioni diplomatiche con l'Iran. Quest'ultimo è stato un favore a Riad che subito dopo la rottura dell'arcipelago con Teheran, nell'estate del 2016, ha concesso alle Maldive un prestito da 150 milioni di dollari per realizzare nuove infrastrutture, tra le quali c'è anche l'ammodernamento del principale aeroporto della capitale Malè. Alle Maldive l'Islam è religione di Stato ma lo scivolamento verso la versione più fondamentalista promossa dai sauditi preoccupa non soltanto i suoi vicini.

postilla

Lì, alle Maldive, protestano. Se invece i sauditi cambiassero idea e volessero impadronirsi delle isole veneziane dell'Idroscalo, Sant'Andrea e Vignole, che si stanno vendendo al miglior offerente, magari nel regno di Brugnaro troverebbero qualche mugugno e
molti applausi.

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