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Alberto Vitucci
Metrò promosso in Regione. Raccolta di firme anti-tubo
16 Settembre 2007
La metropolitana sublagunare
Continuano i segni di demenza nella ex Serenissima: continua la marcia della metropolitana sublagunare. Da la Nuova Venezia del 15 settembre 2007

Mancano gli studi geognostici e le indagini nel sottosuolo. Il quadro economico non è chiaro e le perplessità aumentano, a cominciare dal tracciato. Ma la giunta regionale ha espresso il suo «giudizio favorevole di compatibilità ambientale» sul progetto della sublagunare. La delibera, proposta dall’assessore Renato Chisso, è stata pubblicata sul Bur, il bollettino regionale, l’11 settembre.

La giunta ha recepito a sua volta il parere favorevole della commissione regionale Via, presieduta dal commissario del Passante Silvano Vernizzi. Un via libera con una lunga serie di prescrizioni. Adesso l’iter della contestata opera riparte. Riparte anche la campagna avviata dal comitato «No sublagunare», che ha cominciato la raccolta delle firme contro un progetto che rischia di stravolgere gli equilibri della città storica e della laguna. Tante sono le perplessità, raccolte negli studi dei tecnici di Comune e Provincia. Ma anche delle associazioni ambientaliste e di Italia Nostra, che annuncia una massiccia campagna per denunciare al mondo - come già era stato fatto con successo nel 1990 - l’ennesimo rischio per la città dei Dogi.

Tra le osservazioni presentate al progetto, messo a punto dalle imprese Mantovani (la stessa del Mose e del nuovo Ospedale di Mestre) Studio Altieri e Net Engineering, con una minima quota ancora in possesso di Actv, ne sono state accolte soltanto quattro. Il comitato Città metropolitana che esprime «appoggio e sostegno al progetto», la Municipalità di Burano e la commissione di Salvaguardia, che però non ha esaminato il progetto. Classificati «fuori termine» i giudizi critici di Ecoistituto, Verdi Ambiente e società, Associazione Murazzi e gruppo Lega Nord, che suggeriva di valutare prima altre alternative, compreso l’hovercraft. E il centro provinciale di Studi urbanistici che propone addirittura di allungare il tracciato fino al Lido.

Adesso la palla ripassa al Comune, che ha tenuto negli ultimi mesi su questo una linea molto prudente. Diverse le opinioni e numerosi i pareri contrari. ma c’è chi spinge per il «fare», a cominciare dalla Camera di commercio, da Forza Italia e dall’ex sindaco Paolo Costa, che aveva inserito la sublagunare nel 2002 tra le opere di pubblica utilità e conferito l’incarico per il progetto.

Intanto le perplessità sull’effettiva utilità dell’opera crescono. «Non ha senso, meglio migliorare i trasporti via acqua», sostiene Vittorio Gregotti, uno dei più grandi progettisti italiani nel mondo. Per collegare con il tubo sotto la laguna Tessera all’Arsenale si dovranno spendere almeno 350 milioni di euro, per metà anticipati dai privati. La grande opera servirà per risparmiare qualche minuto sull’attuale percorrenza via acqua. Un taxi veloce impiega da Tessera a Fondamente Nuove dai 20 ai 25 minuti, la sublaguinare ne impiegherà 14. Ma si dovranno costruire sei stazioni con piazzali in cemento e uscite di sicurezza in mezzo alla laguna., nuove stazioni di treni a Murano, Fondamente Nuove e San Giovanni e Paolo che stravolgeranno lo skyline e l’equilibrio socio economico dell’area, destinata ad essere invasa da nuove molttidudini di pendolari mordi e fuggi. Osservazione inviata alla Regione da un privato, la signora Chiara Rossi e condivisa da molti. «La sua osservazione trova riscontro all’interno del parere e delle integrazioni prodotte sull’argomento», gli ha risposto la commissione regionale. Che invita a verificare se nel sottosuolo lagunare «ci siano sacche di metano» e se «le stazioni siano in contrasto con il Palav». Ma intanto il progetto va avanti. (a.v.)

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