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Lettera-appello per Baia Sistiana
6 Febbraio 2005
Il Carso
Una lettera al presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e al sindaco del comune di Duino Aurisina - Devin Nabrezina, chiede che si prenda atto che gli interventi edilizio progettati per la Baia Sistiana comprometterebbero un paesaggio irripetibile (4 febbraio 2005)

Da tempo seguiamo le vicende relative ai progetti e alle azioni tesi a trasformare un luogo di assoluta eccellenza per la bellezza del paesaggio, vale a dire perfetta compartecipazione di costa e mare nella definizione di un punto geografico ai primi posti di una possibile classifica nazionale, in un pesante insediamento carico di grandi cubature edilizie, certo non giustificabile con la mistificatoria accezione di “sviluppo” turistico.

Anni di tentativi dimostrano che non esistono le capacità imprenditive in grado di realizzare un intervento di turismo qualificato e pienamente sostenibile, quale quello prefigurato dal PRG del 1997/2000, e che l’unico destino possibile della Baia, se la sua utilizzazione è determinata dagli interessi economici dei proprietari, è la sua distruzione. Per evitare questo destino, per evitare che Baia Sistiana diventi un quartiere residenziale anonimo o un villaggio turistico squalificato, l’unica possibilità è quella di conservare la baia così com’è.

Scriviamo a loro, signor presidente e signor sindaco, perché siamo veramente allarmati. Riteniamo che la presa di posizione e il continuo impegno del WWF e di Italia Nostra per difendere “la baia di Rilke” siano condivisibili pienamente e che, al contrario, siano sorprendenti e incomprensibili le pervicaci adesioni delle autorità regionali e comunali al progettato intervento di privati: tanto da volersi opporre in Consiglio di Stato, appunto insieme ai proprietari dei terreni, contro la sentenza del Tar del dicembre 2004 che, accogliendo il ricorso di WWF e Italia Nostra, ha annullato l'autorizzazione paesaggistica e la concessione edilizia regionale per il cosiddetto modellamento nell'ex cava.

A questo punto, per conservare l’ambiente attuale, gli unici provvedimenti che dirigenti politici e amministratori davvero intenzionati a salvaguardare i territori che ricadono sotto la loro pertinenza urbanistica, e in questo caso anche di preservarne l’uso per così dire naturale che da sempre i cittadini e i visitatori ne fanno, devono essere, a nostro giudizio:

- negare ogni ripresa dei lavori relativi alla cava;

- accantonare qualsiasi progetto di intervento nella baia e nel contesto territoriale;

- promuovere immediatamente le procedure per stabilire con assoluta chiarezza il vincolo di inedificabilità totale e di intangibilità della condizione paesaggistica esistente.

Convinti di un Loro ripensamento,

- Lodovico Meneghetti, professore ordinario di Urbanistica, Politecnico di Milano

- Edoardo Salzano, professore ordinario di Urbanistica, Istituto universitario di architettura di Venezia

- Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi nel Consiglio comunale di Milano

- Irene Berlingò, presidente Assotecnici, Roma

- Lorenzo Berna, professore ordinario di Urbanistica, Università degli studi di Perugia

- Piero Bevilacqua, professore ordinario di Storia contemporanea, Università “La Sapienza”di Roma, coordinatore del bollettino di studi e ricerche di storia ambientale “ I frutti di Demetra”

- Sergio Brenna, professore associato di Fondamenti di urbanistica, Politecnico di Milano

- Giancarlo Consonni, professore ordinario di Urbanistica, Politecnico di Milano

- Vezio De Lucia, urbanista, Roma

- Antonio di Gennaro, agronomo, Napoli

- Maria Pia Guermandi, dirigente istituto Beni culturali della Regione Emilia

Romagna, Bologna

- Fausto Martino, architetto, ex assessore all'urbanistica di Salerno, funzionario del ministero dei Beni artistici e culturali, Roma

- Rosa Rinaldi, vicepresidente della Provincia di Roma, Roma

- Mariarosa Rizzi, architetto, esperto politiche territoriali Regione Umbria, Perugia

- Sergio Rizzi, architetto, consulente del WWF per l’Isola d’Elba, Campo nell’Elba (Livorno)

- Michele Sacerdoti, membro delle Commissioni edilizie e urbanistiche dei Consigli di circoscrizione 1, 2 e 3 di Milano

- Graziella Tonon, professore straordinario di Urbanistica, Politecnico di Milano

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