loader
menu
© 2024 Eddyburg
Claudio Siniscalchi
Regione F-VG, "assalto" alla costa, cementificazione selvaggia.
3 Gennaio 2005
Il Carso
“Inadempienza legislativa sotto gli occhi di tutti : muja Turistica, Barcola-Grignano, Sistina, Monfalcone, Grado e Lignano”: questo il sottotitolo che apre la lettera dell’ex presidente di Legambiente triestina, pubblicata da il Piccolo del 2 giugno 2005

Il 29 dicembre su questa pagine l’ex-presidente della Legambiente Trieste, Roberto Barocchi, scriveva un “malinconico addio a Martines”, Sovrintendente ai Beni culturali. Il 30 dicembre la Giunta regionale ha confermato l’esecutività della variante 21 al PRGC di Duino-Aurisina, riguardante il progetto di “riqualificazione turistica” della Baia di Sistiana.

Sono rammaricato anch’io per il trasferimento dell’ottimo arch.Martines, che proprio sulla questione di Sistiana si è speso moltissimo urtando molte sensibilità. Tuttavia ritengo che il futuro delle valenze ambientali e paesaggistiche della nostra Regione non possa dipendere dalle capacità di un Soprintendente. Servono regole, precise ed efficaci normative, che impediscano la distruzione del nostro patrimonio naturale. La legge Galasso (L.431 del 1985, ora compresa nel Decreto Urbani), che impone delle fasce di rispetto sulle coste, le sponde dei fiumi, dei laghi, ecc. – dopo vent’anni – non ha ancora trovato applicazione nella nostra Regione, per precise responsabilità dei nostri amministratori, sia politici sia funzionari regionali. La conseguenza dell’inadempienza della Regione Friuli-Venezia Giulia è sotto gli occhi di tutti: il progetto di Muja Turistica, l’espansione edilizia a Barcola-Bovedo e Grignano, la Baia di Sistiana, la cementificazione totale dell’Isola dei Bagni a Monfalcone, fino ai palazzoni previsti a Grado ed alla piscina nella Pineta di Lignano. Un vero assalto alla costa, di fronte al quale centro-destra e centro-sinistra appaiono in grande sintonia.

I giornali nazionali usano accomunare il nostro Presidente Illy a quello della Sardegna Soru, due imprenditori di successo alla guida di due Regioni a statuto speciale. Eppure il Presidente Soru, appena insediato, per far fronte ad anni di mancata pianificazione urbanistica, ha emesso una delibera con la quale fissava l'inedificabilità per una profondità di due chilometri sulle coste sarde, fino all’approvazione di un piano paesistico regionale; per contro la nostra Regione è ferma ad un Piano urbanistico del 1978, diventato vecchio senza essere mai stato applicato e non adeguato alla normativa nazionale. Soru si batte per la chiusura della Base Nato della Maddalena e la restituzione di quel mare e di quella costa alla popolazione del luogo, mentre Illy si fa fotografare vestito da top-gun su un bombardiere americano della Base di Aviano, per la quale auspica il raddoppio. Soru ha manifestato l’intenzione di acquistare terreni privati di particolare pregio, per salvaguardarli dalle speculazioni, mentre il nostro Illy è promotore – con Lunardi e Berlusconi – del Corridoio 5 che devasterà l’Isontino ed il Carso, aree di valore naturalistico inestimabile.

Con il nulla osta della Regione alla cementificazione della Baia di Sistiana spero che la Giunta del Friuli-Venezia Giulia abbia toccato il fondo. Certo la classe politica non scende dal cielo ma rispecchia la realtà culturale della società che democraticamente se la sceglie. Alla società civile, alle associazioni, al mondo accademico, prima che alla classe politica, spetta un lungo cammino per riconquistare una dignità che oggi appare davvero compromessa.

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg