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Franco Miracco
E Miracco butta giù dalla Torre il ministro Clini
25 Ottobre 2012
Vivere a Venezia
Continuano gli episodi di resipiscenza: l’ex braccio destro di Galan (!) contro l’orrore della torre Cardin. Gazzettino, 31 agosto 2012 (m.p.g.)

La strana presenza del ministro Corrado Clini all'allucinante evento organizzato a Porto Marghera per pubblicizzare la cosiddetta Torre Cardin, rappresenta una scorciatoia verso un modo di fare politica e di ciò che s'intende ancora per senso dello Stato che va oltre l'inverosimile. E tutto questo ad un punto tale da diffondere, dentro e fuori quell'evento assolutamente privato, una babelica oscurità, rendendo indistinguibili i doveri e i limiti propri di un così alto ruolo istituzionale, qual è quello ricoperto da chi agisce con la responsabilità di un ministro. Non è questa l'occasione per richiamare all'attenzione le molte autorevoli proteste sollevate contro la cosiddetta Torre Cardin da noti e stimati architetti e intellettuali, nonché dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido e da Italia Nostra. Ciò che conta è la dolorosa sorpresa causata da un Ministro dell'Ambiente che, nel "fare pressing" sull'Enac affinché questo si sbrighi nel dire se quel Coso alto ben più di 250 metri possa rappresentare un pericolo per i voli da e per l'aeroporto intercontinentale di Tessera, indossa i panni, imprudentemente, di una sorta di promotore immobiliare.

Mi auguro sinceramente che il ministro Clini non abbia in realtà fatto alcun pressing, né abbia per davvero "spinto" a favore della Torre Cardin, al contrario di come narrano le cronache giornalistiche. E a proposito di ambiente, il Ministro dell'Ambiente, ma che lo è anche della Tutela del Territorio e del Mare, invece di dare per scontato il parere dell'Enac, potrebbe informarsi piuttosto su a che punto stanno le procedure richieste dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido interessato a sapere se il progetto Cardin vada sottoposto o meno a VIA e VAS. Per concludere, qui c'è chi pensa che la "tutela di Venezia non giunga a Marghera". Eccome se vi giunge e lo si vedrà ben presto. Ma c'è anche chi parla di "sviluppo sostenibile" a proposito della cosiddetta Torre Cardin e tra questi sembra esserci Corrado Clini.

Uno "sviluppo", in questo caso, tutto declinato secondo l'inciviltà e gli interessi di una ancor più incontrollabile e perenne alluvione turistica. Ma, Signor Ministro, cosa c'è di "sostenibile" in una Venezia devastata da un turismo apocalittico e che sarebbe reso sempre più apocalittico da "sviluppi" modellati sull'immaginata Cardinia? Dunque, è assai preoccupante che il nostro Ministro dell'Ambiente pubblicizzi entusiasticamente un progetto privato, immobiliare e commerciale al contempo. E questo prima che lo "show room del fare" abbia percorso tutte le tappe autorizzative previste nel caso di colossali opere destinate, se costruite, a modificare definitivamente l'immagine e il senso stesso di Venezia e della sua laguna. Evidentemente non è bastato il dover sopportare quanto è accaduto con l'ex Nuovo Palazzo del Cinema. E lo dice uno, cioè il sottoscritto, che quel progetto aveva sostenuto.

L’autore è Consigliere del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali

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