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Furio Colombo
Un giorno nero
17 Agosto 2005
Articoli del 2004
Molto amareggiato il direttore de l'Unità (21 dicembre). E con ragione. Possibile che l'unico riferimento positivo sia il Presidente della Repubblica (come S. Rita da Cascia, invocato nelle cause perse) e, lo suggeriisce Elle Kappa, S. Pio da Pietralcina?

Scriviamo con imbarazzo e persino con incredulità, alla fine di una brutta giornata. È accaduto questo. I leader del centrosinistra, coloro che in Parlamento, nei telegiornali, nei talk show rappresentano l’altra faccia dell’Italia, la speranza di mettere alla porta il rovinoso governo Berlusconi, ieri hanno partecipato a due riunioni in cui avrebbero dovuto decidere tutto: Federazione, lista unitaria, scelta dei candidati per le regionali che potrebbero segnare la prossima grande sconfitta di Berlusconi.

Il disastro Berlusconi rimane e si aggrava. Oggi sappiamo che il capo del Governo e i suoi non riescono nemmeno a mettere insieme la legge Finanziaria. Ma neppure l’estrema vulnerabilità dell’uomo ricco, prepotente e incostituzionale al governo, ha fatto da stimolo a una nuova, grande strategia dell’opposizione. Eppure l’opposizione ha un capo del peso e del prestigio di Romano Prodi. No. Tutti i leader del centro sinistra sono entrati in quelle due riunioni (mancava solo, per un suo disappunto o sospetto, o ragione non pervenuta, Mastella). Ma sono usciti totalmente divisi. Niente Federazione, niente lista unitaria, niente designazione dei candidati, niente simbolo dell’Ulivo. Prodi adesso appare solo e isolato.

Partiti, gruppi e leader dell’opposizione, evidentemente hanno - ciascuno - un progetto e una ambizione diversi. Ciò che è trapelato lascia capire che soltanto i Ds hanno tentato di evitare questa conclusione. Ma lo sforzo non è bastato. Frivolezza o mancanza di senso della realtà hanno portato via gli altri componenti della tavola, come se una pozione magica avesse cancellato per alcuni di essi coscienza e memoria di quello che sta accadendo in Italia.

Un tragico libro sui giorni di Weimar (Von Solomon, I Proscritti) racconta di una immensa folla radunata di fronte al luogo in cui l’opposizione era convocata. Era l’ultima opposizione. Passano giorni, passano notti e dal palazzo non esce nessuno. A poco a poco la folla se ne è andata. È arrivato il nazismo. Ma qualcuno si rende conto del danno immenso che sta provocando, adesso, in questa Italia, prima che ce lo dica la Storia?

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