loader
menu
© 2024 Eddyburg
Marco Lillo
Scempio a Villa Piccolomini, campo di golf affacciato su San Pietro
21 Febbraio 2012
Beni culturali
Storie di ordinaria “valorizzazione” del patrimonio pubblico. Il Fatto Quotidiano, 21 febbraio 2012 (m.p.g.)

Nessuno lo immaginerebbe mai: nel centro di Roma a poco più di un chilometro da piazza San Pietro, nel cuore della splendida tenuta Piccolomini che si estende da Villa Pamphili a via Gregorio VII, in cima a una terrazza naturale unica al mondo, con una vista mozzafiato sul cupolone, in un luogo verde e magico dove si aggirano indisturbate le volpi selvatiche sta per sorgere un campo da golf.

La società Borgo Piccolomini Srl di Alberto Manni (amministratore unico e detentore dell’80 per cento delle quote) ha appena ottenuto l’autorizzazione con determina dirigenziale della Regione Lazio per realizzare in questo luogo unico al mondo un campo pratica per il gioco del golf; la creazione di un percorso vita; la ristrutturazione di tutti i fabbricati esistenti con cambio di destinazione d’uso in club house a servizio del campo da golf e infine anche una piscina.

L’inaugurazione del complesso è prevista nel giugno del 2012 ma il consigliere regionale dell’Italia dei Valori Vincenzo Maruccio, che ha raccolto il grido di allarme del comitato di cittadini “Parco Piccolomini”, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Per Maruccio quel campo da golf non s’ha da fare. Non solo per le problematiche sollevate dai cittadini che paventano “un grave impatto ambientale su un’area di alto valore paesaggistico” ma anche perché i terreni che lo ospitano non appartengono a una società privata bensì alla Fondazione Piccolomini, che ha finalità pubbliche. Non solo. Secondo Maruccio, la Fondazione è presieduta da Benedetta Buccellato, un’attrice che in passato ha recitato in una fiction diretta da Alberto Manni, proprio il socio principale della società Borgo Piccolomini.

La Fondazione Niccolò Piccolomini nasce da un lascito. Il proprietario della tenuta, il conte Nicolò Piccolomini, morì a 28 anni durante la seconda guerra mondiale dopo avere frequentato l’Accademia di Arte drammatica e destinò al mantenimento degli artisti drammatici indigenti il terreno sul quale sorgerà il campo da golf, più un vero e proprio borgo, una villa cinquecentesca immersa nel verde e numerosi casali .

Nel 1943, per realizzare le volontà del nobile attore, fu creata la Fondazione. Il conte avrebbe voluto che il suo patrimonio fosse utilizzato per “il ricovero e il mantenimento di artisti drammatici inabili al lavoro e l’assegnazione di elargizioni ad artisti drammatici indigenti”. La sua volontà non è mai stata pienamente realizzata. Nel 1980 la Fondazione è divenuta un’Ipab, cioè un’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza sotto la vigilanza della Regione Lazio, che dal 2006 al 2009 ha commissariato la Fondazione. Dal maggio del 2009 a seguito dell’occupazione degli attori, villa Piccolomini è gestita da un consiglio di amministrazione nominato secondo le regole della Fondazione: due membri nominati dalla Regione Lazio, un membro nominato dal Sindaco di Roma, uno dall’Accademia di Arte drammatica e un membro nominato dai sindacati di categoria in rappresentanza degli attori drammatici, che hanno scelto Benedetta Buccellato, vicina alla Cgil che aveva diritto a esprimere il nome in quella tornata. La tenuta di 8 ettari che si estende dalle pendici del Gianicolo fino a via Cava Aurelia, era inutilizzata, ma rappresentava un potenziale polmone verde da sfruttare per il quartiere Aurelio. “Quei terreni devono essere restituiti alla cittadinanza”, secondo Vincenzo Maruccio dell’Idv, “e devono essere aperti ad attività culturali per realizzare lo scopo del lascito: una casa di riposo per attori anziani e non autosufficienti, immersa in un polmone verde per quel quadrante di Roma”.

Sotto la gestione Buccellato invece la strada intrapresa è stata un’altra: mettere a reddito il patrimonio affittandolo con bandi pubblici. Quello per affittare il terreno, secondo Maruccio, presenta però alcuni punti oscuri: “La Borgo Piccolomini Srl diviene locataria di parte dei terreni del parco a seguito di un avviso pubblico del 19 luglio 2010 che prevede come termine ultimo di presentazione delle offerte il 29 luglio 2010. La Borgo Piccolomini appartenente ad Alberto Manni e a Marco Cupelloni, risulta costituita in data 4 novembre del 2010, quindi postuma alla chiusura dei termini previsti per la presentazione delle offerte”. Inoltre Maruccio annota la coincidenza: “Alberto Manni, amministratore unico della Borgo Piccolomini Srl è un regista. La dottoressa Buccellato, presidente della Fondazione Niccolò Piccolomini è un attrice profesionista e ...vanta precedenti duraturi rapporti professionali con Manni avendo lavorato nella fiction “Vento di Ponente” diretta dallo stesso. Con tale contratto di locazione trentennale (per 96 mila euro all’anno Ndr) la presidente Buccellato vincola un bene facente parte di un’Ipab regionale per un periodo di gran lunga superiore alla sua carica”. Benedetta Buccellato difende la sua scelta: “Il comitato dei cittadini sbaglia a parlare di parco pubblico. Si tratta di terreni privati di una fondazione che ha il dovere di mettere il suo patrimonio a reddito per destinare i soldi al sostentamento degli attori, come prevede il nostro statuto. Il campo da golf non porterà nessuna nuova cubatura e riqualificherà la zona. Manni era solo uno dei 4 registi di quella fiction e non è un mio amico. Oggi fa l’imprenditore e ha presentato l’offerta migliore in un bando pubblico con una decina di concorrenti”.

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg