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Piccole opere crescono
25 Novembre 2011
Invertire la rotta
In un breve estratto dal “controprogramma” di sviluppo socioeconomico e ambientale elaborato da Sbilanciamoci, la centralità del territorio in un’ottica sostenibile. Documento scaricabile (f.b.)

Restituzione fiscal drag, aumento pensioni, reddito minimo. Proponiamo una serie di misure: a) l'introduzione della 14° per i pensionati sotto i mille euro lordi mensili, b) la restituzione del fiscal drag ai lavoratori dipendenti; c) la reintroduzione del Reddito Minimo d'Inserimento (cancellato nella 14ma legislatura) per i disoccupati e per chi non gode di altre forme di ammortizzatori sociali. Stima della spesa: 10,5 miliardi di euro in tre anni.

Ammortizzatori sociali per co.pro e paraubordinati. Proponiamo l'istituzione di un'indennità minima netta di 700 euro fino a 9 mesi per tutti i lavoratori a progetto monocomittenti e i lavoratori parasubordinati che perdano il posto di lavoro. Costo della misura in tre anni 3,6 miliardi di euro.

Sostegno innovazione e ricerca. Proponiamo di destinare almeno 700 euro l'anno adinvestimenti nell'innovazione e nella ricerca pubblica attraverso una serie di misure specifiche come i crediti di imposta per l'assunzione dei ricercatori, l'aumento della retribuzione dei dottoroandi di ricerca, il finanziamento di progetti di ricerca pilota.

Sostegno alle produzioni ed ai consumi della green economy. Proponiamo di stanziare 1miliardo e 200 milioni l'anno per una politica industriale volta a sostenere con incentivi e servizi le produzioni della green economy: dalle energie rinnovabili alla bioedilizia, dalla mobilità sostenibile, alle produzioni in generale a impatto ambientale zero. Proponiamo la formazione di distretti di economia verde.

Fondo per l'agricoltura biologica. Si propone uno stanziamento triennale di 100 milioni di euro l'anno sul capitolo per il Fondo di sviluppo per l'agricoltura biologica vincolato alla realizzazione di un nuovo Piano d'Azione per l'Agricoltura biologica, con lo scopo di incrementare la domanda di prodotto biologico da parte dei consumatori, sia migliorando il sistema dell’offerta da parte dei produttori.

Sostegno all'altra economia. Proponiamo di stanziare almeno 50 milioni di euro l'anno per sostenere le diverse forme dell'altra economia, attraverso la creazione di 50 distretti di economia solidale in Italia per il sostegno delle diverse attività dell'altra economia: finanza etica, commercio equo e solidale, gruppi di acquisto solidale, ecc.

Programma di “piccole opere” . Di fronte ai faraonici programmi di “grandi opere” che producono ingente spesa pubblica, scarsi benefici sociali e danni ambientali per il territorio (e business per poche imprese), si propone invece un programma di “piccole opere” che riguardi interventi integrati –sociali, ambientali, urbanistici, ambientali- che possono andare dalla sistemazione della rete idrica locale, al recupero urbanistico dei piccoli centri, al risanamento ambientale di coste e aree montane. Ovviamente tra le “piccole opere” non rientrano i porti turistici ed altri interventi invasivi e ambientalmente distorsivi. Proponiamo di spendere in 3 anni 1,3 miliardi di euro.

Ferrovie locali per i pendolari. Sempre nell’ottica di ridurre la mobilità privata, al fine di incentivare al massimo il trasporto su rotaia, si propone un intervento straordinario dell’ammontare complessivo di 750 milioni di euro per l’ammodernamento e il potenziamento delle linee locali di collegamento, in particolare al Sud, all’interno dei cosiddetti Sistemi Locali del Lavoro.

L'applicazione del protocollo di Kyoto, nel rispetto, almeno, dei nuovi obiettivi europei al 2020 (riduzione di almeno il 20% delle emissioni di Co2, traguardo del 20% di produzione energetica da rinnovabili e miglioramento dl 20% nell’efficienza energetica), la riconversione ecologica delle attività produttive, avendo però come obiettivo ottimale la riduzione delle emissioni nazionali per i Paesi sviluppati tra il 25% e il 40% sotto il livello del 1990 entro il 2020, che si sostanzi anche nell’individuazione di un percorso di riduzione delle emissioni che consenta di rimanere ben al di sotto di un aumento medio globale di 2 gradi centigradi della temperatura (rispetto ai livelli pre-industriali), conseguendo il raggiungimento del picco e la diminuzione delle emissioni di CO2 entro 10-15 anni e con il conseguimento entro il 2050 dell’obiettivo di riduzione dell’80%, rispetto ai livelli del 1990. Chiediamo di stanziare 200milioni di euro sul “fondo rotativo destinato a finanziare le misure di attuazione del protocollo di Kyoto”, dal 2007 non finanziato.

Trasporto pubblico locale. Il rilancio e la riforma del trasporto pubblico locale con servizi integrati su scala metropolitana e con potenziamento dei servizi ferroviari sulla media e corta distanza (IC, regionali e locali), dove si concentra l’80% circa dell’utenza, incentivando la formazione di Consorzi ed Agenzie interistituzionali al servizio della città diffusa. Si chiede di stanziare 750 milioni di euro in tre anni per rafforzare e sviluppare la mobilità sostenibile ed il trasporto pubblico locale.

il testo integrale della "Contromanovra" è scaricabile direttamente da qui. Ulteriori informazioni al sito Sbilanciamoci

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