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Maria Cristina Gibelli
Un triste addio a Fausto Curti
15 Novembre 2010
Altri padri e fratelli
Fausto se ne è andato domenica, stroncato da un male inguaribile che ha affrontato con la straordinaria forza di una persona piena di interessi e di umanità, e con la eleganza discreta dei sentimenti e delle passioni che lo ha accompagnato in tutta la sua vita.

Era ordinario di “Valutazione e gestione dei progetti” al Politecnico di Milano ed era stato vicedirettore della rivista Urbanistica.

La doppia laurea, in Architettura ed Economia, gli aveva consentito di occuparsi di problematiche, spesso scivolose e ambigue, quali la programmazione complessa, la fiscalità urbanistica e la compensazione, con una grande capacità teorica e con uno sguardo acuto e critico, e sempre lungimirante.

Insieme abbiamo curato nel 1996 il volume “Pianificazione strategica e gestione dello sviluppo urbano”, quando il tema era ancora ignoto nel nostro paese e le aspettative in materia di rilancio di una pianificazione di area vasta non più gerarchicamente ordinata, ma costruita dal basso attraverso procedure interattive e partecipative e attraverso la costruzione di “visioni condivise”, sembravano cariche di promesse.

Oggi, in un contesto (quello lombardo e milanese) in cui le tristi vicende quotidiane sempre più testimoniano di una caduta dei valori etici e collettivi e di un processo di deregulation urbanistica senza eguali in Europa, mi piace ricordare a tutti i lettori di eddyburg questo studioso senza compromessi, questo docente appassionato ed estremamente apprezzato dagli studenti (nonostante la “complessità” del linguaggio) e questo insostituibile amico.

Maria Cristina Gibelli

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