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Luca De Lucia
Piano casa e poteri sostitutivi del Governo
27 Marzo 2010
La barbara edilizia di Berlusconi
“Il piano casa, in realtà, è un laboratorio di illegalità costituzionale”. Una nota sulla vicenda della legge della Calabria, per eddyburg

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 12 marzo 2010, ha impugnato la l.r. Calabria, n. 5 del 2010, di attuazione dell'Intesa sancita in data 1° aprile 2009 (c.d. piano casa).

La legge regionale calabra presenta però una peculiarità: essa è non stata approvata dal Consiglio regionale – organo legislativo della Regione (art. 121, Cost.) – ma dal Presidente della Giunta regionale, quale commissario ad acta. Il Governo, infatti, visto il mancato recepimento dell’intesa del 1° marzo, ha fatto ricorso – per la prima volta, a quanto consta – ai poteri sostitutivi di cui all’art. 120, comma 2° Cost., incaricando il presidente della Regione a porre in essere “ogni idonea attività, anche di natura legislativa” per assicurare il recepimento del piano casa in Calabria. La vicenda risulta allarmante da diversi punti di vista, ma soprattutto se si ricorda che i poteri sostitutivi di cui all’art. 120 Cost., secondo la Corte costituzionale, si riferiscono “a emergenze istituzionali di particolare gravità, che comportano rischi di compromissione relativi ad interessi essenziali della Repubblica” (Corte cost. n. 43 del 2004).

In ogni caso, la l.r. cit. stabilisce che i principi e gli obbiettivi contenuti nell'intesa del 1° aprile “sono integralmente recepiti nell’ordinamento legislativo regionale” (art. 1, comma 1) e che la giunta regionale deve adottare, entro sessanta giorni, “ogni conseguente disciplina attuativa di natura regolamentare, nel rispètto degli obbiettivi individuati all'articolo precedente”.

Il Governo però non si è ritenuto soddisfatto e – oltre ad avere sollevato conflitto di attribuzione con il presidente della giunta regionale quale commissario ad acta per violazione dei principi di leale collaborazione – ha impugnato detta legge innanzi alla Corte costituzionale, in quanto, di fatto, produrrebbe un ulteriore “differimento dei termini per la concreta attuazione dell'intesa” (così il comunicato stampa del Dipartimento per gli affari regionali).

Il piano casa, in realtà, è un laboratorio di illegalità costituzionale.

Chiunque può riprendere questo articolo alla condizione di citare l’autore e la fonte come segue: tratto dal sito web http://eddyburg.it

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