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Ilaria Carra
Nel 2013 la cittadella Feltrinelli: Milano inventa il suo Beaubourg
11 Marzo 2010
Milano
Eccezione che conferma la regola? Un piano di riqualificazione che forse riqualifica davvero un’area degradata, su la Repubblica, ed. Milano, 11 marzo 2010 (f.b.)

L’ispirazione l’ha presa dall’architettura lombarda, stile gotico ed edifici gemelli. Il Duomo e piazza Duca d’Aosta, ma anche la Besana e l’Ospedale Maggiore, rivisti però con lo sguardo di oggi. Un colpo d’occhio su una lunga stecca di vetro con arcate lungo i Bastioni, che di notte s’illumina quasi fosse un edificio-lanterna urbana. A Porta Volta il piccolo Beaubourg di Milano dovrà diventare la sede della fondazione Feltrinelli e della casa editrice. È stato firmato da Jacques Herzog, archistar svizzero già nel team dell’Expo e autore di opere note come lo stadio-nido di Pechino. Il cantiere partirà nel 2011, completato l’iter burocratico, per arrivare entro il 2013 a quella che il sindaco Moratti chiama «cittadella della cultura».

La zona interessata, 17mila metri quadri, è un’area tra i viali Pasubio e Crispi di proprietà Feltrinelli, e una tra viale Montello e Porta Volta del Comune. Dietro i caselli daziari, che verranno riqualificati, e su quel che resta delle Mura spagnole, l’architetto svizzero ha progettato tre edifici gemelli alti sette piani, in vetro e cemento, a riprodurre l’antica cinta muraria ma con il profilo a punta del Duomo. Il primo ospiterà la nuova sede della Fondazione Feltrinelli e il suo patrimonio di circa 200mila volumi, 17.500 riviste italiane e straniere e 4.500 opere rare, con libreria e giardino, auditorium e spazi polifunzionali per il pubblico. Il secondo edificio, il più grande, sarà occupato dagli uffici della casa editrice, mentre per il terzo, di proprietà comunale, non è chiaro ancora se Palazzo Marino intenda venderlo o trasferirvi alcuni uffici amministrativi. Un progetto anche verde, con un parco, un boulevard alberato e un belvedere, per cui il Consiglio di zona uno, settimana scorsa, aveva espresso parere negativo ma solo perché «servono più parcheggi e il silos in costruzione in viale Montello deve integrarsi con il nuovo complesso», chiede la presidente di zona Micaela Goren Monti.

La famiglia Feltrinelli cerca di realizzarlo da anni, il suo Beaubourg, che si sbloccherà definitivamente se la giunta tra un mese e mezzo ne approverà il piano integrato d’intervento. «Un punto di forte aggregazione culturale soprattutto per i giovani», ha spiegato Carlo Feltrinelli, presidente della Fondazione. Conferma anche l’architetto Herzog: «Questo edificio raccoglie lo spirito della storia di Milano, diventerà un luogo per tutti i milanesi». Una ricucitura di una striscia irrisolta, per il sindaco Moratti: «Restituisce alla città un’area dismessa ed è un ottimo esempio della Milano del futuro».

Nota: qui una scheda del progetto scaricata dal sito del Comune (f.b.)

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