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Le regioni e il condono: Che succede?
18 Marzo 2004
Abusivismo
Le regioni nelle quali la “cultura dell’abusivismo” non allignava (e per fortuna sono molte) hanno sparato sacrosante bordate contro il Condono Tre, giurando che non avrebbero applicato la legge nazionale avvalendosi delle loro prerogative costituzionali. Che sta succedendo adesso? In Friuli – Venezia Giulia sembra che le cose non vadano bene. Ecco una nota del WWF che segue, trasmessa alla stampa locale il 21 febbraio (ma il 24 febbraio 2004 non risulta aver trovato eco sulla stampa)

Condono edilizio. Il WWF : “La legge regionale è già fin troppo permissiva. Inconcepibile allentarne ancora le maglie”.

Ferma opposizione contro i tentativi di allargare le possibilità di condono edilizio in Friuli Venezia Giulia, viene espressa dal WWF.

WWF

“Già la legge regionale 22 del 2003 – osserva Dario Predonzan, responsabile territorio del WWF regionale – contiene una serie di cedimenti, rispetto al conclamato rifiuto del condono edilizio. E’ stata ammessa infatti la possibilità di “recuperare” le domande di sanatoria, presentate in base alle leggi statali sul condono del 1985 e 1994, con l’obbligo altresì di rilasciare per quelle opere abusive i certificati di abitabilità ed agibilità anche in deroga alle disposizioni di legge.”

“Inoltre, è diventato possibile condonare i cosiddetti “piccoli abusi” (legnaie, garages, muretti, ecc.), se conformi o “non contrastanti” con i piani regolatori.”

“In realtà, quindi, un’ulteriore mini-sanatoria pure in Friuli Venezia Giulia è stata concessa e non va dimenticato che anche i “piccoli abusi” possono comportare effetti negativi sul territorio ed il paesaggio.”

“Ora però – continua Predonzan - alcuni consiglieri di maggioranza (Margherita) propongono un ulteriore cedimento, chiedendo di ammettere la sanatoria anche per immobili fino a 150 metri cubi di volume. Il che dimostra quanto sia pericoloso incamminarsi sulla strada del permissivismo nei confronti delle violazioni della legalità. Strada scivolosa, perchè una volta intrapresa, non si sa fin dove può condurre. Non a caso, infatti, questa proposta viene sostenuta a gran voce dai consiglieri di Forza Italia (partito che ha imposto l’approvazione dell’infame legge sul condono edilizio a livello nazionale).”

“Il colmo della sfrontatezza – conclude Predonzan – viene raggiunto dai forzisti sostenendo che l’obiettivo è quello di sanare abusi commessi “per stato di necessità”, in una Regione “dove non esiste la cultura dell’abusivismo”. E’ senz’altro vero che il Friuli Venezia Giulia, insieme ad altre Regioni del Nord Italia, ha fatto registrare un numero di abusi edilizi proporzionalmente assai minore rispetto ad altre realtà del Centro-Sud, ma non c’è dubbio che l’allargamento delle maglie ed il cedimento ai presunti “abusi di necessità”, rappresentano il modo migliore per far sì che l’abusivismo metta solide radici anche da noi.”

“La cosiddetta “cultura dell’abusivismo” non è infatti altro che abitudine diffusa all’illegalità (di cui anche in Friuli Venezia Giulia non mancano purtroppo gli esempi, specie in campo ambientale) e va contrastata con fermezza dalle istituzioni pubbliche, a difesa della maggioranza dei cittadini che rispettano le leggi.”

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