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“Serve la politica, non gli esperti”
10 Luglio 2008
Lettere e Interventi
Sergio Brenna

Caro Eddyburg, rispondo all'appello di Giuseppe Palermo che invoca l'aiuto degli esperti di fronte al diffondersi di sentenze dei TAR che negano la legittimità dei ricorsi delle associazioni ambientaliste e suggerisce il coinvolgimento diretto dei cittadini nei ricorsi. Purtroppo la situazione è ancora peggiore: in un ricorso di cittadini e commercianti del quartiere Isola a Milano il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del TAR Lombardia favorevole nel merito ai ricorrenti sostenendo - udite, udite - che cittadini e commercianti non potevano avere interessi legittimi convergenti; il Tar Lombardia si è prontamente adeguato a questo ammaestramento citando quella sentenza per negare la legittimazione al ricorso sul caso ex Varesine dove i ricorrenti erano solo cittadini direttamente antistanti l'area in questione.

Il messaggio è chiaro: nelle trattative dirette (PII, ecc.) tra amministrazioni comunali e proprietà immobiliari con cui si gestisce ormai la città, i cittadini è bene che non mettano becco !

Con un Parlamento tutto impegnato a risolvere i casi giudiziari del premier, la questione della giustizia per i cittadini comuni viene continuamente negata, anzi si avanza l'ipotesi che negli eventi speciali (Expò, grandi opere) bisognerebbe sancire per legge l'impossibilità di associazioni e cittadini di ricorrere ai TAR chiedendo le sospensive: se ne parlerebbe semmai poi, ad opere compiute, per valutare eventuali diritti a risarcimenti monetari. Anche qui, immunità e blocca processi, diritto del più forte economicamente a fare i propri comodi, se del caso pagando il proprio privilegio.

Sono i politici, non gli esperti, a dovere farsi vivi rompendo un farisaico diplomatismo istituzionale che assiste inerte alla demolizione dello Stato di diritto!

Certo che è la politica che deve farsi carico di questi aspetti della vita e del futuro della nostra società: tanto più che l’aggressione ai diritti dei cittadini in quanto tali è fortissima e pervasiva, caratterizza un’ideologia che non è solo della destra berlusconiana. Ma la politica non coincide con i politici, essa è anche una dimensione del cittadino. E se i professionisti della politica non fanno, o fanno troppo poco e troppo pochi, il loro mestiere, occorre che i cittadini si attrezzano. Come i politici di professione, anche i cittadini devono attrezzarsi. A questo fine occorrono due cose: la capacità di associarsi, la disponibilità di esperti.

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