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"Un appello per il centro storico di Napoli"
14 Febbraio 2008
Napoli
Comitato cittadino per l’integrita’ e il disinquinamento del centro storico di Napoli e per il diritto alla residenza e al lavoro qualificato dei suoi abitantI

Caro eddyburg, ti chiediamo di contribuire a diffondere, attraverso un sito che noi consideriamo punto di riferimento insostituibile per le battaglie in difesa delle nostre città, il nostro messaggio.

Rivolgiamo un appello affinché il progetto di destinare il complesso monumentale di S.Paolo Maggiore a “Cittadella degli Studi”, con residenza per studenti e docenti, trovi la ferma opposizione della Quarta Municipalità. Tale progetto è portato avanti dal Master di Studi Superiori di Architettura, coordinato dal Preside di Architettura della Federico II e da altri illustri professori.

La chiesa di S.Paolo, con chiostri e giardini, siano recuperati ad uso pubblico e aperti soprattutto per donne, bambini e anziani, oltre che al turismo colto. Napoli deve conservare integro e fruibile ai cittadini il suo Centro Storico, unico, ricco di suggestioni e mistero, di storia e di arte.

Partire da questo, significherebbe affrontare sicuramente meglio le tante questioni storicamente irrisolte di Napoli. Le politiche sociali non vanno rivolte specificamente verso l’Università, ma devono riguardare l’intera area metropolitana della città.

Politiche sociali che richiederebbero una classe politica che non navigasse nei rifiuti!

Ricordiamo che il vigente P.R.G. di Napoli prevede il trasferimento delle strutture universitarie della vecchia Facoltà di Medicina con la demolizione delle Cliniche nel cuore del Centro Storico.

Al posto del Policlinico universitario sorgerebbe un Parco Archeologico che potrebbe estendersi anche in aree selezionate attorno agli antichi decumani di quella che era Neapolis: dall’Acropoli alla zona dei teatri, dall’Agorà alle Terme di via Carminiello ai Mannesi, fino al tempio di Augusto, scavato sotto piazza Nicola Amore durante i lavori in corso della Metropolitana.

La Facoltà di Medicina verrà trasferita fuori dal Centro Storico; come è stato negli anni ‘60 per Ingegneria a Fuorigrotta e, più recentemente, per molte altre facoltà a Monte S.Angelo.

Il Centro Storico è già saturo di foresterie con il proliferare di bed and breakfast. E’ assai diffuso, poi, il grave fenomeno di alvearizzazioni e microristrutturazioni edilizie che deturpano edifici storici per ospitare i numerosi studenti fuorisede che pagano costosi affitti non dichiarati dai proprietari. Contestualmente alla tutela e al restauro degli innumerevoli monumenti religiosi e laici stratificatisi dal Mondo Antico fino all’Età Moderna, deve attuarsi una politica della casa che consenta la permanenza dei ceti popolari, essenza del Centro Storico di Napoli. La riqualificazione del Centro storico di Napoli parte dalla pulizia, dall’igiene edilizia e dal disinquinamento di ogni suo vicolo! Fondamentale è pure la ricostituzione dell’ identità e della memoria collettiva perduta con la disgregazione sociale cresciuta negli ultimi decenni. Si ricostituisca la maglia di quelle produzioni sostenibili e di bassissimo impatto ambientale non solo fondate sulla tradizione, ma anche dovute alla formazione dei giovani sulle nuove tecnologie: non solo maestri tessitori, ebanisti, muratori che recuperino antica sapienza, ma anche tecnici formati ad installare impianti e componenti per il risparmio energetico e la riduzione di emissioni nocive. Gli studenti del Master di Studi Superiori hanno mai sentito parlare della delinquenza giovanile, organizzata e non, che serpeggia per interi quartieri di Napoli al centro e in periferia? Delle sue cause?

Da cittadini democratici, chiediamo la costruzione di città universitarie nelle aree dimesse della periferie occidentale e orientale di Napoli che diano impulso alla loro riqualificazione; di promuovere una grande gara di progettazione sostenibile costruendo case dello studente, aule, laboratori, biblioteche e attrezzature per sport, svago e tempo libero, dotati di standard congruenti; di consentire il diritto allo studio con affitti e tasse pagati in base ai redditi delle famiglie.

In Europa le città universitarie sono elemento di modernità e qualità urbana di molte grandi città.

Il Centro Storico di Napoli va tutelato come patrimonio collettivo (lo è già dell’Umanità per l’UNESCO) recuperandone significati simbolici e valenze di qualità urbana: giardini pubblici, musei, biblioteche, servizi sociali per adulti e bambini, fruibili nel presente da tutti i cittadini e da un turismo più maturo, meno massificato, organizzato per piccoli gruppi e singoli visitatori.

Il Centro Storico di Napoli rimanga patrimonio collettivo abitato dal popolo napoletano!

Napoli, gennaio 2008.

Al di là del problema urbanistico che, comunque, è già stato compiutamente definito dall’attuale, recente P.R.G. di Napoli che l’appello giustamente richiama, assolutamente urgenti appaiono progetti per quella che si potrebbe definire “riqualificazione sociale” dell’area del centro storico partenopeo. Le soluzioni possono essere molte e non necessariamente escludentesi: è importante che se ne discuta e che, anche in tempi così difficili, riemerga la volontà dei cittadini di occuparsi del destino della propria città. (m.p.g.)

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